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giovedì 26 gennaio 2017

Virtualizzatori parte 2 ProxMox VE

In questa seconda parte dedicata alla virtualizzazione, mi concentrerò non più sulla virtualizzazione della singola macchina locale cosa fattibile con VirtualBox, ma sulla virtualizzazione di una infrastruttura di server.
Solitamente quando si pensa alla virtualizzazione di infrastruttura complesse si pensa subito a VMware leader indiscusso in questo campo, eppure qualche anno fa ho scovato nel mondo open source un software che può rimpiazzare il costoso VMware in modo adeguato, non voglio dire che VMware possa essere rimpiazzato in ogni contesto, ma se parliamo di piccole e medie imprese, vi garantisco che questo software non ha nulla da invidiare a nessuno, nel mio piccolo ho gestito senza grosse difficoltà circa 20 server virtuali dislocati su 5 macchine fisiche con ProxMox VE.
ProxMox VE essendo un software pensato per la virtualizzazione di livello enterprise non può essere utilizzato, come i classici virtualizzatori desktop, su un sistema operativo già funzionante, ma ha bisogna di una macchina dedicata sulla quale poi si possono creare, tramite una comoda interfaccia WEB, tante macchine virtuali.

mercoledì 25 gennaio 2017

Virtualizzatori parte 1 VirtualBox

Ci sono mille motivi per aver bisogno di una macchina virtuale, io ad esempio ne utilizzo una per Windows 7, perché molti software vecchi non girano sulle ultime versioni di Windows, ed una con Linux, per utilizzare qualche software introvabile su windows.
Con gli ultimi virtualizzatori le prestazioni dei sistemi virtualizzati sono veramente ottime, e se il computer utilizzato come Host (macchina che virtualizza) ha una discreta potenza, anche il Guest (macchina virtualizzata) risulta tranquillamente utilizzabile, diciamo che l'unico limite è la grafica 3D per il resto non ho mai avuto problemi ad utilizzare una macchina virtualizzata.
In questa prima parte mi soffermo ad analizzare VirtualBox, software gratuito per la virtualizzazione che da qualche anno è stato acquisito da Oracle.

sabato 14 gennaio 2017

Backup e ripristino con Clonezilla

Ci sono molte valide ragioni per voler effettuare un backup completo del vostro hard disk.
Ad esempio volete cambiare il disco per sostituirlo con uno più capiente o più veloce, oppure perché di solito non viene fornito nessun disco di ripristino con i computer moderni (sopratutto nei 2 in 1 economici) e quindi in caso di rottura del disco o di problemi con la reinstallazione del sistema operativo, riuscire a reinstallare il tutto diventa poi un impresa epica (vedere i problemi che ho riscontrato con il Mediacom Winpad U11).

sabato 10 dicembre 2016

Rendere meno facile il recupero dei dati dai vostri computer

Sicuramente a qualcuno sarà capitato di dover cambiare disco sul proprio computer, oppure di voler regalare/vendere un computer usato.
Bene nessun problema, facciamo una bella formattazione se è un disco o un ripristino se è un interno computer, peccato che così facendo non abbiamo nessuna certezza che i nostri vecchi dati siano realmente al sicuro, perché anche dopo una formattazione è sempre possibile recuperare una buona quantità di dati.
Se volete essere certi che i vostri dati siano realmente non recuperabili, dovete usare un software che provvede a fare una "bonifica" dei dischi, senza entrare troppo nei discorsi tecnici, vi dico solo che quando viene fatta una formattazione viene creato un sorta di indice, ed ogni volta che un dato viene scritto sul disco ne viene registrata la posizione su quest'indice, quando viene cancellato un dato in realtà il dato non viene realmente cancellato ma viene rimosso solo la sua posizione nell'indice, quindi il sistema operativo non avendo più informazioni sul quel dato considererà lo spazio precedentemente occupato dal dato, come spazio libero e quindi disponibile per poter essere sovrascritto da altri dati, questo cosa vuol dire, che se formattate un disco o un computer non ne cancellate il contenuto, ma cancellate l'indice che consente al sistema operativo di sapere cosa vi era in precedenza, questo stratagemma è in parte dovuto al fatto che risulta più veloce per il sistema operativo eliminare un posizione dall'indice che sovrascrivere lo spazio occupato, ed in parte perché i dischi sono soggetti ad usura, quindi la cancellazione del solo indice consente di preservare più a lungo il disco stesso (ok la volevo fare più breve ma mi sono dilungato...)
Esistono innumerevoli software anche gratuiti che consentono di recuperare i dati cancellati, quindi se vogliamo avere un sicurezza in più bisogna fare una "bonifica" dei dischi.
Nell'articolo precedente ho menzionato CCleaner per fare pulizia dei dati e risolvere i problemi del registro di sistema, ed ancora una volta possiamo utilizzare questo software per eseguire la "bonifica" dei dischi (lo so bonifica è un termine brutto associato ad un disco, ma non è che sovrascrittura continua risulta più bello).

Quindi scaricate ed installate CCleaner da qui: https://www.piriform.com/ccleaner/download 

Ora se dovete semplicemente cancellare i dati da un disco che avete sostituito, perché dovete buttarlo o regalarlo a qualcuno potete procedere con la bonifica, se invece dovete eseguire l'operazione su un intero computer, prima di procedere ricordatevi di chiudere tutte le applicazioni aperte, quindi lanciate CCleaner e selezionate "Strumenti", come vedete l'ultima voce del menù è proprio "Bonifica Driver"


Da qui selezionate il disco da bonificare nel riquadro "Drive", se dovete cancellare un intero disco (ovviamente che non sia quello del computer in funziona, qualcuno riderà ma è meglio specificarlo!!!) selezionate nel menù "Bonifica" la voce  "interno drive", se invece dovete bonificare il disco del computer in uso dal menù "Bonifica" selezionate "Solo spazio libero", ora nel menù sicurezza avete 4 possibilità relative a quanto volete essere sicuri che i dati non siano recuperabili, potete sovrascrivere i dati 1, 3 7 e 35 volte, 



ovviamente più è alto il numero di sovrascritture più sarà difficile recuperare i dati, è più sarà lunga la procedura, che nel caso di dischi da 1 TB sovrascritto 35 volte, potrebbe arrivare ad 1 giorno ed anche più (dipende anche dalla velocità del disco), inoltre come detto i dischi sono soggetti ad usura quindi sconsiglio di utilizzare i 35 passaggi, sopratutto se quello da formattare non è un disco tradizionale ma è un SSD (che sono molto più soggetti ad usura su questo tipo di operazioni) a meno che il vostro intento non sia quello di buttare il disco dopo averlo bonificato.
Consiglio invece 1 passaggio per le SSD ed al massimo 3 passaggi peri dischi tradizionali, una volta che avete fatto le vostre scelte, procedete selezionando il tasto "BONIFICA" e mettetevi comodi. a fine operazione potete chiudere il tutto.
Ora i vostri dati saranno decisamente più al sicuro.
Alla prossima...

venerdì 9 dicembre 2016

Computer lento dopo aggiornamento a Windows 10

Spesso mi è capitato di sentire lamentele sulla lentezza di Windows, ed ultimamente con il passaggio a Windows 10 ne sento ancora di più.
Iniziamo chiarendo che il passaggio a Windows 10 da una versione precedente è una cosa che consiglio a tutti, sicuramente non è il sistema operativo perfetto, ma è nettamente migliore dei predecessori e per chi ha un 2 in 1 più che di scelta si parla di obbligo se si vuole avere il meglio sia dalla modalità notebook che da quella tablet.
Il secondo punto che analizziamo è relativo alla fase di passaggio da un sistema precedente a Windows 10 come semplice aggiornamento e non come nuova installazione, quando Microsoft ha reso disponibile gratuitamente Windows 10 in molti hanno optato per l'aggiornamento, ma questo inevitabilmente ha portato con se il fatto di non avere una macchina "pulita" dopo l'installazione.
Ora vediamo come possiamo fare per risolvere un po' questo problema, il consiglio principale che posso dare ai più esperti è quello di fare un ripristino del sistema, se Windows 10 è installato ed attivato non dovreste avere nessuno problema con la licenza.
Se optate per il ripristino di Windows 10, dovete prestare la massima attenzione a controllare di avere a disposizione tutto il necessario per reinstallare:
Una copia di backup di tutti i vostri documenti personali presenti sul PC.
Il CD di installazione o i file di installazione di tutti i software che vi occorrono per lavorare che avete sul PC.
Il CD di installazione o i file di installazione di tutte le periferiche installate sul PC (ATTENZIONE questo è importantissimo, dopo il ripristino di Windows 10 in alcuni casi non vengono riconosciute tutte le periferiche comprese le scheda di rete, quindi onde evitare di dover utilizzare un'altro PC per procurarsi i drivers, è OBBLIGATORIO verificare di averli a portata di mano o in alternativa scaricarli dal sito del produttore del vostro PC/notebook)
Se siete sicuri di avere tutto, potete procedere andando nelle impostazioni di Windows 10:




Selezionate "Aggiornamento e sicurezza" e nella schermata successiva selezionate "Ripristino"



Sotto la voce "Reimposta il PC" selezionate "Per iniziare".
Prima di procedere vi verrà chiesto se volete mantenere i file personali o rimuovere tutto.



Anche se scegliete di mantenere i file personali il mio consiglio è sempre quello di farvi una copia su un HDD esterno prima di procedere, scegliendo una delle due opzioni inizierà il processo di reimpostazione di Windows 10, mettetevi comodi...
Quando la procedura di ripristino è terminata, se i drivers della/e scheda di rete sono stati riconosciuti, collegatevi alla vostra rete seguendo le istruzioni sullo schermo e completate le procedure iniziali, se invece  non è stato possibile connettere Windows alla rete in fase di avvio, vi verrà chiesto di inserire la chiave di licenza, saltate questo passaggio, e completate le procedure iniziali, una volta che siete in Windows, controllate che i drivers delle vostre schede di rete siano installati correttamente e se non lo sono utilizzate i CD o i file di installazione che vi siete procurati in precedenza. 
Non appena Windows 10 sarà connesso ad internet si attiverà automaticamente.
Per controllare se Windows è attivo premete il tasto destro su "START"  e dal menù selezionate sistema, dovreste avere una schermata simile a questa:


Ora non vi resta che reinstallare tutti i software ed i drivers che mancano all'appello, ed alla fine avrete un Windows 10 molto più reattivo che vi darà più soddisfazioni nell'utilizzo quotidiano.

Passiamo ora invece a chi non se la sente di affrontare un ripristino totale.
Qui ovviamente non posso garantire gli stessi risultati in termini di prestazioni, ma qualcosa si può provare a fare.
Per prima cosa verificate se tra i software che avete installato su Windows c'è qualcosa che non usate più, andate nelle impostazioni e da qui selezionate la prima voce "Sistema" nella schermata successiva selezionate "App e Funzionalità".



Vi verrà mostrato l'elenco completo di tutti i software installati su Windows 10, ora fate ATTENZIONE ad eliminare SOLO i software che avete installato voi e non utilizzate più, evitate di disintallare software se non siete sicuri di quello che fate, potreste trovarvi con brutte sorprese.
Quando avete finito di fare pulizia tra i software installati, riavviate Windows e scaricate ed installate CCleaner https://www.piriform.com/ccleaner/download , questo software gratuito nella versione base consente di fare molte cose interessanti per mantenere il vostro PC in buone condizioni, al momento a noi interessa la pulizia generica dello spazio su disco, che trovate in prima pagina e che ci consente di eliminare tutta la cache creata dai vari browser internet ed applicazioni varie, i temporanei creati in fase di installazione di alcuni software, i file di Dump della memoria creati da Windows in caso di crash del sistema e svuotare il cestino, ricordatevi di chiudere tutte le applicazioni aperte e di lasciare attivo solo CCleaner prima di procedere.



Finita la pulizia del disco, passiamo al registro di sistema, che se non abbiamo mai formattato Windows di sicuro sarà pieno di cose inutili e non più utilizzate per lo più dovute a frequenti installazioni e disinstallazioni di software, drivers ed aggiornamenti di Windows, questa procedura è un po' più rischiosa (anche se sono anni che uso questo software e non ho mai avuto problemi) per questo il software dopo aver fatto un'analisi del registro nel momento in cui gli chiedete di risolvere le incongruenze del registro di sistema vi chiederà se volete fare un backup del registro prima di eseguire le correzioni, vi consiglio di farlo e di salvare il backup in una posizione sicura e di facile accesso meglio se su una chiavetta USB, fatto il backup fate partire la correzione, quando finisce, ripetete le operazioni di analisi e correzioni fino a quando non vi verrà segnalato che non ci sono problemi sul registro.



Ora avete finito, non vi resta altro da fare che riavviare Windows e verificare se le operazioni che avete eseguito sono state utili o meno ad avere un sistema più fluido e stabile.
Ritengo la seconda procedura molto valida solo se si attua con costanza, almeno una volta mese, purtroppo la ritengo meno valida se per anni non si è mai fatto nulla per tenere il sistema in buone condizioni o se è fatto un upgrade di Windows da un sistema utilizzato da tempo con una versione precedente a Windows 10, in questo caso la cosa migliore da fare e ripristinare il sistema con la procedura descritta sopra.

Spero di essere stato utile a qualcuno, alla prossima...

Wikipedia aziendale, tutto semplice con Mediawiki!!!

Una delle cose che spesso mi è capitato di vedere lavorando in una grande azienda, è l'incapacità per un nuovo dipendente di trovare supporto per svolgere al meglio la sua attività.
Nella migliore delle ipotesi, questa persona doveva fare affidamento su uno scarno supporto cartaceo e nella peggiore, elemosinare informazione ai suoi colleghi di reparto (quello che chiamano l'affiancamento), e fin qui ok c'è l'inserimento in azienda, ma i veri problemi non sono questi.
I veri problemi si manifestano quando questo dipendente finisce l'affiancamento e dovrà diventare indipendente nelle sue attività, ovviamente anche se questa persona avesse alle spalle 5 o 10 anni di esperienza non vuol dire che non troverà sulla sua strada difficoltà nello svolgere al meglio il lavoro, in una realtà probabilmente diversa da quella di provenienza.
Come risolvere allora questo problema, la mia risposta in azienda è stata una wiki aziendale, tutto voi sapete cos'è Wikipedia, ora immaginate se ogni volta che un dipendente risolve un problema o svolge al meglio un attività, posta un articolo su una wiki interna all'azienda in modo da consentire a tutti gli altri di poterla leggere e  beneficiarne?
Mantenendo costantemente aggiornata la wiki per ogni singolo reparto, si potrebbe avere un miglioramento dell'efficienza, un minor tempo di risoluzione dei problemi ed un drastica riduzione dei tempi di inserimento dei nuovi dipendenti.
Vediamo un pò come fare per creare la nostra wiki aziendale a costo 0...

Io ho scelto Mediawiki. 
La prima cosa da dire è che potete scegliere macchine fisiche, virtuali o in Cloud, mentre la lista dei sistemi operativi su cui è possibile installarla comprende ovviamente i più utilizzati Linux, Windows e Mac OS X, quindi avete ampia libertà di scelta.
Quello che vi serve è:
Una macchina su cui installare la Wiki.
Mediawiki la potete scaricare da qui: https://www.mediawiki.org/wiki/MediaWiki
7Zip o latro software per estrarre gli archivi: http://www.7-zip.org/
Se avete scelto Windows vi consiglio XAMPP con cui installate in un unico passaggio Apache, MySQL, FileZilla e Tomcat: https://www.apachefriends.org/it/index.html
Se avete scelto Linux vi consiglio invece l'installazione a mano dei singoli Software, c'è un ottima guida sul sito di Mediawiki che potete consultare.

Per chi installa su Windows i passaggi sono abbastanza semplici:

Dopo aver scaricato tutti i software necessari, aprite il pannello di controllo di XAMPP ed attivate i servizi Apache e MySQL:




Ora nella cartella in cui avete deciso di installare XAMPP, trovate la cartella htdocs ed in quest'ultima estraete l'archivio di Mediawiki:



Controllate su è tutto accessibile, aprite un browser ed andate all'indirizzo: localhost



Se tutto funziona e vedete una pagina simile a quella di sopra, cambiate ora indirizzo ed andate su: http://localhost/mediawiki/mw-config/index.php



A questo punto seguite la procedura di installazione  personalizzando il tutto per la vostra configurazione, alla fine della configurazione verrà scaricato il file LocalSetting.php che va copiato nella cartella dove avete messo Mediawiki,
Aprite un browser e controllate se tutto è andato a buon fine, l'indirizzo è http://localhost/mediawiki , dovreste vedere una pagina simile a quella sotto



Finito la vostra Wikipedia aziendale è installata  a questo punto non vi resta che personalizzarla in base alle vostre esigenze aziendali, tra l'altro la maggior parte dei tutorial già presenti nel software sono in italiano quindi difficilmente avrete difficoltà a configurarlo al meglio, per quanto riguarda la raggiungibilità della Mediawiki dalla vostra rete, potete accedere direttamente sostituendo a localhost (http://localhost/mediawiki) l'indirizzo IP del server su cui è installa (xxx.xxx.xxx.xxx/mediawiki), se avete scelto altre strade per l'installazione tipo Cloud, vi rimando al sito di Mediawiki dove troverete sicuramente tutte le risposte.


Credetemi installare la Wiki aziendale è una passeggiata rispetto all'arduo compito di convincere/costringere gli utenti ad utilizzarla per bene e ad aggiornala con costanza, li si che si suda...