mercoledì 25 gennaio 2017

Virtualizzatori parte 1 VirtualBox

Ci sono mille motivi per aver bisogno di una macchina virtuale, io ad esempio ne utilizzo una per Windows 7, perché molti software vecchi non girano sulle ultime versioni di Windows, ed una con Linux, per utilizzare qualche software introvabile su windows.
Con gli ultimi virtualizzatori le prestazioni dei sistemi virtualizzati sono veramente ottime, e se il computer utilizzato come Host (macchina che virtualizza) ha una discreta potenza, anche il Guest (macchina virtualizzata) risulta tranquillamente utilizzabile, diciamo che l'unico limite è la grafica 3D per il resto non ho mai avuto problemi ad utilizzare una macchina virtualizzata.
In questa prima parte mi soffermo ad analizzare VirtualBox, software gratuito per la virtualizzazione che da qualche anno è stato acquisito da Oracle.


VirtualBox, vi permette di virtualizzare un numero veramente ampio di di sistemi operativi, tra cui, Windows dal vecchio 3,1 fino al 10, Linux, Solaris, BSD, IBM OS/2, Mac OS X fino ad El Capitan, ed il tutto sia a 32 bit che a 64 bit.
Una volta fatta la vostra scelta sul sistema operativo da virtualizzare, VirtualBox vi mette a disposizione una configurazione standard basata sui requisiti minimi di installazione, che ovviamente potete cambiare modificando i parametri dalla procedura guidata.
Facciamo un esempio concreto provando ad installare una distro Linux (nel mio caso ho scelto LinuxMint), in alto a destra nella pagina principale selezionate nuovo in modo da lanciare il wizard di installazione.

VirtualBox

Nella prima schermata vi verrà chiesto di scegliere il sistema operativo da virtualizzare.

VirtualBox selezione S.O.

Ora si passa alla scelta della memoria da dedicare alla macchina virtuale, se sul vostro computer avete almeno 4GB ram vi consiglio di dedicare alla macchina virtuale almeno 1,5/2GB.

VirtualBox memoria RAM

Scegliamo ora di creare subito un hard disk virtuale:

VirtualBox creazione disco

Le scelte successive riguardano il tipo di hard disk virtuale e la quantità di spazio che volete dedicargli, VirtualBox, vi permette di scegliere tra tre tipologia di hard disk virtuale:


  • VDI, è la scelta predefinita di VirtualBox
  • VHD questo tipo di file è compatibile con Microsoft VirtualPC
  • VMDK formato compatibile con i virtualizzatori di VMWare 

Se non avete esigenze particolari, vi consiglio di lasciare la scelta predefinita (VDI).

VirtualBox tipi di hard disk virtuali
Bisogna poi decidere se il file deve essere allocato in modo dinamico o avere una dimensione prefissata, io consiglio di scegliere l'allocazione dinamica in questo modo si risparmia spazio sul disco.

VirtualBox allocazione dinamica

Ora finalmente si può scegliere la dimensione del disco virtuale, meglio avere almeno 20GB, con la quantità minima consigliata vi ritroverete subito senza spazio di archiviazione.

VirtualBox dimensionamento disco

Finalmente la nostra virtuale è stata creata, ma mancano ancora alcuni dettagli che forse è meglio settare prima di farla partire, per prima cosa bisogna scegliere il disco di installazione o l'eventuale immagine ISO (copia virtuale di un disco) da installare, premendo il tasto destro del mouse sulla macchina virtuale appena creata potrete accedere alle impostazioni, andate su archiviazione:


VirtualBox archiviazione
Una volta scelto da dove installare il sistema operativo, vi consiglio anche di impostare anche una cartella condivisa tra il vostro computer e la macchina virtuale, in questo modo potrete fare scambio dati tra le due macchine, il tutto si fa in modo molto semplice sia su Windows che su Linux, basta semplicemente impostarla sotto la voce "Cartelle Condivise":

VirtualBox cartella condivisa

Altra cosa che vi consiglio è di selezionare dalle impostazioni di condivisione della cartella "Montaggio automatico" in questo modo vi ritroverete la cartella già condivisa e funzionante sul sistema operativo virtualizzato:

VirtualBox condivisione

L'ultima cosa da modificare è relativa al numero di core che volete utilizzi la macchina virtuale, in questo caso facciamo un esempio, il vostro computer ha una CPU con un numero limitato di unità di elaborazione, a seconda del tipo di CPU potreste avere da 1 a n unità di elaborazioni, VirtualBox  imposta in modo predefinito un solo core, questo può andare bene nella maggior parte dei casi, ma se volete avere un sistema più performante, vi consiglio di mettere come numero di core la metà di messi a disposizione dal vostro computer, per fare questo modificate il relativo nella voce Sistema -> Processore.

VirtualBox core

Fatto questo potete finalmente far partire il processo di installazione premendo sulla freccia verde (Avvia).

Linux Mint 18 Cinnamon 

Finita l'installazione della vostra macchina virtuale vi suggerisco anche di installare l'extension pack, che offre funzionalità in più sulla macchina virtuale, trovate il pacchetto di installazione nella stessa pagina di VirtualBox.

Altre caratteristiche interessanti del software sono:


  • possibilità di personalizzazione approfondita della macchina virtuale
  • controllo remoto tramite procollo RDP remote desktop
  • registrazione di video della macchina virtuale
  • gestione di una infrastruttura di rete interna alle macchine virtuali
  • cifratura dei dischi (facoltativa)
  • clonazione di una macchina virtuale
  • creazione di istantanee della macchina virtuale (snapshot)
Insomma il software se pur gratuito è davvero ben fatto ed offre molte caratteristiche comuni anche al più blasonato VMware Workstation, senza tralasciare il fatto che è liberamente utilizzabile anche in azienda senza l'obbligo di acquistare una licenza di utilizzo, certo non è consigliato per virtualizzare un'intera infrastruttura, del resto non è stato pensato per questo, ma se il vostro obbiettivo in azienda è virtuale macchine non vitali per il vostro business, oppure macchine sulle quali effettuare dei test, allora VirtualBox può essere una giusta scelta.